Il progetto

Siamo esseri visivi (Paladin 2023): i neuroscienziati Dehaene e Wolf sono giunti alla conclusione che il cervello fino a sei anni è prevalentemente iconico. Le neuroscienze ci dicono che nasciamo con una intelligenza visiva, collegata a molteplici capacità cognitive (competenze senso-motorie, orientamento e movimento nello spazio e, progressivamente, rappresentazione simbolica, capacità di calcolo, lettura – literacy e numeracy). NpD intende per questo diffondere e sostenere la pratica del disegno come strumento di sviluppo delle competenze cognitive dei bambini e delle bambine e della loro crescita armoniosa. Da qui anche l’importanza della promozione del progetto da parte dei pediatri, nell’ambito dei programmi di promozione del benessere del bambino.

“Attraverso lo scarabocchio e poi il disegno, il bambino sviluppa il riconoscimento di sé e le sue capacità di relazione con l’altro. Inoltre la prensione, la coordinazione, l’attenzione e il ragionamento sono solo alcune delle “funzioni” che si possono allenare con lo scarabocchio e il disegno.”

È ampiamente noto che i bambini, attraverso gli scarabocchi, prima, e il disegno, poi, esprimono la loro creatività e le loro emozioni ed interagiscono con il sistema familiare esteso. NpD intende promuovere il Disegno anche come strumento di espressione emotiva e buona pratica nell’ambiente familiare, che costituisce “il primo ambiente di apprendimento, non solo in termini cronologici ma anche di importanza” (Tamburlini 2023), e come strumento di sviluppo delle competenze socio-relazionali indispensabili alla formazione e alla crescita di ogni individuo come persona.

Come alcuni studi hanno mostrato (Paladin 2021), mentre nei primi anni di vita il disegno viene incentivato sia in famiglia che nell’ambiente di educazione prescolare, con l’ingresso nella scuola primaria questa competenza iconica viene relegata in secondo piano e i bambini perdono anche la capacità di comprendere e di interpretare le immagini, diventando così facile preda di narrazioni iconiche preconfezionate e stereotipate, consumate in fretta. Da qui l’importanza di esplorare le immagini sin dalla prima infanzia e affinare il gusto dei bambini e delle bambine per narrazioni iconiche ricche di senso e non banali. NpD intende quindi promuovere il superamento del pregiudizio degli adulti di considerare il Disegno una pratica da relegare entro i primi anni di vita dei bambini, da abbandonare con l’avvio alla scuola primaria e negli anni a seguire a favore dello sviluppo di altre competenze cognitive. Le capacità di disegnare e di decodificare messaggi iconici e di interpretarli non finisce di certo con l’infanzia, anzi costituisce una competenza fondamentale per la lettura critica e l’interpretazione del mondo che abitiamo, dalla prima infanzia e lungo tutta la vita, fondamentale nella nuova era digitale.

  • promozione del benessere dei bambini e delle bambine
  • sostegno alla libera espressione della creatività e delle emozioni
  • sostegno alla relazione genitore/adulto-bambino
  • sviluppo e sostegno alle capacità di lettura, interpretazione e realizzazione delle immagini

Attuato in collaborazione con pediatri di famiglia, esperti nelle discipline del disegno, educatori e bibliotecari, NpD persegue i seguenti obiettivi, centrati sul benessere e la crescita armoniosa dei bambini e delle bambine, sul valore del disegno come pratica per la libera espressione della creatività e delle emozioni e come strumento di relazione tra genitore/adulto e bambino:

  • informare e sensibilizzare le famiglie, gli operatori sanitari, gli educatori, i bibliotecari sull’importanza del disegno per lo sviluppo di ogni bambino e la sua crescita cognitiva, emotiva e socio-relazionale; “Più il bambino esplora e sperimenta, più conoscerà il mondo. Più conoscerà il mondo, maggiori saranno le possibilità di apprendimento” ;
  • promuovere e sostenere il disegno spontaneo dei bambini sin dalla prima infanzia, come strumento di espressione delle emozioni più profonde e di relazione con genitori/adulti di riferimento e con il mondo. “Già durante l’età scolare (scuola elementare) il bambino sarà più portato a imitare e rifarsi a raffigurazioni provenienti dall’esterno. Per questo motivo il disegno spontaneo nei primi anni di vita va favorito, evitando di proporre troppo presto immagini precostruite da colorare o un eccessivo uso di tecnologia elettronica. Il disegno infatti è una modalità attiva e naturale attraverso la quale il bambino può rappresentare la realtà, le esperienze e le emozioni più profonde.”
    “Scarabocchiare e disegnare è un ottimo modo per i genitori di condividere il tempo con il proprio bambino. È anche un momento utile per esercitare insieme la coordinazione manuale, la percezione visiva e il riconoscimento dei colori.”
  • fornire ai bambini (e agli adulti che saranno) gli strumenti per decodificare il linguaggio iconico e per migliorare le capacità di lettura e interpretazione del mondo. “Fare domande aperte al bambino in merito ai suoi disegni: ad esempio -puoi dirmi di più?-, -mi racconti?- evitando invece domande chiuse a cui il bambino potrebbe rispondere solo per compiacere l’adulto

  • incontri e momenti formativi rivolti alle famiglie con bambini fino a 6 anni, agli educatori e operatori sanitari e bibliotecari, per comunicare l’importanza del Disegno per lo sviluppo a tutto tondo e la crescita dei bambini e delle bambine;
  • incontri e occasioni di collaborazione e confronto con i pediatri per raggiungere il maggior numero possibile di bambine e di bambini e per promuovere la ricerca intorno al rapporto tra le discipline del Disegno e lo sviluppo delle capacità cognitive, emotive e socio-relazionali dei bambini;
  • laboratori di “Disegno” con i bambini nelle biblioteche, nelle scuole dell’infanzia, i nidi e presso i Centri per le Famiglie e gli ambulatori pediatrici, dove il bambino possa essere coinvolto in maniera attiva e positiva in un contesto di apprendimento fondato sul gioco, il piacere e il divertimento – anche attraverso il Libro, inteso sia come oggetto sia come portatore di testo e immagini;
  • creazione di una rete di formatori e di volontari che promuova la diffusione della pratica del disegno in tutti i contesti abitati dai bambini e dalle bambine, anche al di fuori degli spazi formali di educazione e istruzione;
  • informazione e sensibilizzazione dei decisori politici a tutti i livelli per la promozione di NpD, allo scopo di raggiungere il maggior numero possibile di famiglie con bambini in età prescolare;
  • collaborazione con il CSB per l’organizzazione congiunta di seminari, workshop tematici, convegni e conferenze e con l’Osservatorio NpL per la redazione di una bibliografia.